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cieco

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'cieco'

quasi le sei

l'ora in cui mi levo onde assaporare

quel che rimane della notte

in cui i pensieri sono ancora a dormire 

e i 'pupazzi della mia ragione' giocano a tirarmi scherzi

prima di ritirarsi

ma non in buon ordine

confondendo una lucidità che non ho

smarrita chissà dove durante il 'rem'

nel tempo che s'oscura di favole e schiamazzi 

di treni notturni in arrivo

e di partenze senza orari prestabiliti

che a malapena le lancette dell'orologio

della stazione sempre fermo riescono a trattenere

come quel treno mai in orario

che senza saperlo abbiamo perduto

perché non era quella la stazione d'arrivo

né era quella di partenza

se mai fosse solo di attraversamento

inutile attenderne un altro

è la 'volontà di vivere' che non lo permette

che non ammette alcuna fermata intermedia

perché altrimenti

verrebbe a morire in mancanza del binario parallelo

su cui proseguire la corsa efferata

in cui si trascina

in cui tutto travolge portandosi via le emozioni

che nella veglia li hanno tenuti in vita

'i pupazzi della mia ragione'

svegli loro nel sonno mentr'io

tenevo gli occhi chiusi

 

... quell'io accecato nel buio

 Angelo Naclerio - 09/04/2024 23:58:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Torrente di montagna, fiume largo, corrente marina immagino il nostro pensiero solo padrone senza interpunzioni della propria oscurità
Testo interessante molto efficace.

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